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Tipo di ADSL e problemi di connessione

ultimo aggiornamento 1 feb 2021

Questo articolo ha compiuto 8 anni, fu infatti redatto ad Aprile 2013.  Con l’avvento della fibra, wifi su antenne proprietarie, 4G e quasi 5G è in pratica obsoleto (a dir poco) e andrebbe cancellato,  ma lo lasciamo come “memoria”  per chi come noi ha vissuto i sdringsbongdong dei modem 56Kb, le musiche midi del C64 e le “lotte” con i doppini del telefono e come “storia” per i giovani che magari non hanno mai visto nemmeno un televisore senza telecomando…

 

Ci sono prevalentemente tre tipi di modulazione

ADSL —> modulazione G.dmt o ITU G.992.1
ADSL 2 —> modulazione ITU G.992.3
ADSL 2+ —> modulazione ITU G.992.5  , ma si può trovare anche la dicitura G.992.5 Annex A

L’ADSL Annex A è quella collegata ad una normale linea PSTN (analogica), mentre l’ Annex B invece utilizza la linea ISDN (digitale) e funziona su un’altra frequenza rispetto a quella Annex A, questo tipo di linea è tipicamente tedesca.

Inoltre, il connettore per l’ADSL Annex A (PSTN) è solitamente fatto con un cavo con terminale RJ11( il connettore tipico del telefono), mentre quelli in ANNEX B (ISDN) hanno bisogno di una connettore RJ45 (tipico dell’ISDN e delle reti LAN, più grande dell’RJ11) .

 

Questo articolo non ha la pretesa di essere una panacea per  i “mali” delle connessioni ADSL instabili, nè vuol essere un trattato tecnico.  Si tratta di semplici spunti presi da diverse fonti su internet (e di cui si trovano i link a fondo pagine) confrontate con atti pratici compiuti, o da poter compiere, per migliorare le condizioni di una linea telefonica dove agisce una ADSL.

Attenzione.  In presenza di linee buone, con doppini in buono stato e centraline perfettamente operative (ed utenze poco distanti da esse) difficilmente si avranno problematiche.   Il concetto è lo stesso di un’automobile: su un’autostrada essa viaggerà sempre meglio che su una mulattiera… ergo se il segnale ADSL è buono non sarà necessaria alcuna azione.   Chi vive in città quindi difficilmente si troverà di fronte a queste problematiche, ma l’Italia non è composta solo da Milano, Torino, Firenze, Roma, Napoli, Palermo, …. ed in tal senso l’articolo pubblicato il 28 gennaio 2014 sul Sole24ore non è incoraggiante:  la nostra penisola al 48° posto nel mondo “la velocità stimata, sulle connessioni degli utenti nel terzo trimestre 2013, è stata infatti di 4,9 Megabit al secondo, cioè pari a quella di un’Adsl 7 Megabit di decente qualità….”

Chi avrà la voglia di continuare con la lettura scoprirà che c’è una diretta proporzionalità fra qualità della linea e velocità raggiungibile.

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1) Premessa 

Sulla linea telefonica (doppino) corrono due segnali: uno telefonico (che lavora fra i 300-3400 Hz) ed uno Adsl (che lavora sopra i 4000 Hz).

In pratica i due valori che interessano per verificare la stabilità di una linea ADSL sono SNR Margin in Down (margine di rumore, indicato successivamente come SNR) e Line Attenuation in Down (Attenuazione della Linea, indicata successivamente con AdL).  Per verificare questi due valori vanno “letti” entrando nel proprio router con le credenziali applicate.

Per ogni stringa saranno presenti due valori numerici (Up/Down) che indicano la qualità della linea in entrata ed uscita, generalmente le velocità in UP (dati inviati in proprio) sono molto basse (da 256Kbit a 512Kbit con picchi di 1 Mbit in caso di profili con connessioni più performanti o professionali), per cui difficilmente causeranno problemi.  Di conseguenza i valori di SNR che interessano sono per il DOWN (che è la velocità ad esempio a cui si scarica un file).

Giusto per cronaca tenete presente che avere una portante a 7Mbit significa “viaggiare” a circa 6,20Mbit il che vuol dire scaricare un file a circa 750 Kbyte/s  in quanto 8 bit=1 byte (circa).

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SNR Margin (margine di rumore)

“è il valore che indica la robustezza del segnale” (definizione da Infostrada.it). In pratica più il valore è alto, più la linea sarà stabile e quindi si avranno meno o nulle disconnessioni della portante; differenza se invece è basso potrebbero esserci problemi di costanti disconnessioni (si sente a volte parlare di randomicità).  Con un allineamento di SNR sotto i 6 db (soglia di confine) potrebbe verificarsi quindi perdita di segnale.  SNR dipende dalla qualità del doppino stesso, non solo quello che entra in casa, ma anche quello esterno ed è influenzato anche dalla lontananza della centrale ADSL (che si misura con AdL come si spiegherà più avanti).  Giusto perchè “tutto vale come il contrario di tutto”,  ecco una “schermata” di una connessione che con valori infimi di SNR (5,0dB) comunque stabile da diverse ore.   Potrebbe trattarsi di condizioni particolarmente favorevoli, o al contrario condizioni limite determinate da specifiche situazioni contingenti (intemperie, calo di tensione,…).   Come in premessa, non sarà questa la sede alla ricerca di cause o motivi tecnici, ma tanto dovrebbe bastare per comprendere quanto possano essere “aleatori” i soli concetti  tecnici.

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Line Attenuation (attenuazione di linea)

L’attenuazione dipende esclusivamente dalla distanza (lunghezza del doppino) tra la propria casa e la centrale ADSL ed è un valore fisso (direttamente proporzionale alla lunghezza del doppino).  Rispetto all’SNR quindi è peggio quando il valore è alto.  Viene convenzionalmente stimato un valore di 14dB ogni kilometro di distanza dalla centrale.

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Qualche dato tecnico di riferimento

ADSL CONVENZIONALE – ADSL1 (DA 640 Kb/s a 8 Mb/s) modulazione G.DMT  (o G.992.1)
Margine Rumore (SNR):
< 5db = problemi, non si sincronizza o ha problemi a sincronizzarsi
5-10db = scadente, si possono riscontrare problemi di sincronizzazione
10-15db = mediocre (non ci sono problemi di sincronizzazione)
15-22db = buono
23-28db = ottimo
29-35db = eccellente
Attenuazione di linea:
< 20db = eccellente, avete una linea molto buona e siete evidentemente molto vicini alla centrale
20-30db = ottimo
30-40db = buono
40-50db = mediocre
50-60db = scadente/scarso
60-65db = critico
> 65db = problemi

ADSL2/2+ (DA 8 Mb/s a 24 Mb/s)  (o G.992.3 e G.992.5)
Margine Rumore (SNR):
< 3db = problemi, non si sincronizza o ha problemi a sincronizzarsi
3-4db = mediocre, si possono riscontrare problemi di sincronizzazione, soprattutto se abbinato a valori di portante superiori ai 12 Mb/s
5-7db = buono (ottimo se abbinato a valori di portante superiori ai 12 Mb/s)
8-10db = ottimo
> 10db = eccellente
Attenuazione di linea:
< 20db = eccellente, avete una linea molto buona e siete evidentemente molto vicini alla centrale, potete collegarvi con il massimo valore di portante agganciata
20-30db = ottimo
30-40db = buono, non vi sono controindicazioni
40-50db = mediocre, si consiglia di non superare i 12 Mb/s di portante
50-55db = critico, potrebbe essere necessario un abbassamento del valore di portante in caso di instabilità della connessione
> 55db = problemi, potrebbe non essere possibile instaurare una connessione ADSL2

Loss of Signal: Un numero eccessivo di perdite del segnale indica un problema con la linea.

CRC Errors: I dati sono controllati per vedere se c’è integrità mentre sono trasmessi. Un numero eccessivo di errori di crc indica un problema potenziale con interferenza.

In linea generale alcune prove indicano come buono un valore di SNR fino ad 8db per le ADSL2+ e 12db per quelle ADSL.

L’attenuazione è legata alla distanza dalla centrale DSL, mentre il margine di rumore è legato alla qualità del doppino telefonico (non tanto di quello in casa propria).

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Qualche concetto tecnico

Viene introdotto ora il concetto di “connessione alla portante ADSL” e “connessione ad internet”.   Nella schermata sotto si noterà che la prima (sezione evidenziata in rosso) è connessa da 7 ore, mentre la seconda (sezione evidenziata in verde) da quasi  5 ore.

Per spiegare in poche parole, il modem/router negozia la portante e si aggancia con un valore X (es: 511 / 5999), in quel momento è pronto per collegarsi ad internet, ma lo farà su precisa richiesta.   Richiesta che può avvenire in automatico (quando il modem/router è settato per connettersi sempre ad internet) o su richiesta di uno dei computer collegati alla rete.   Facendo caso all’esempio infatti c’è un pulsante “disconnect” (che al contrario diventerà “connect”) per internet , cosa che non c’è per la portante.    Il discorso oggi può suonare strano visto che con gli abbonamenti FLAT il gestore offre la connessione ad internet illimitata sia come traffico (Kbyte) che come tempo, ma le prime ADSL (un pò come accade al momento per i cellulari) potevano essere a tempo per cui si pagava solo quanto si stava connessi.

L’allineamento con la portante è fatto essenziale per poter navigare sul web,  in presenza di disallineamento alla portante la connessione ad internet cade in automatico.

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2) Quello che ci “compete”

E’ stato compreso che molto dipende da ciò che esiste esternamente alla casa e che porta il segnale, condizione che quindi non dipende in alcun modo dall’utente, ma dal gestore (qualunque esso sia) al quale va segnalata ogni anomalia per gli interventi tecnici del caso.

Ciononostante è opportuno valutare anche il proprio impianto in modo da eliminare (il più possibile) le anomali locali, seguendo piccole e semplici regole.

L’impianto “perfetto”

L’impianto “perfetto” (virgolettato volutamente in quanto è un eufemismo) dovrebbe essere dotato di una presa telefonica principale dove la Telecom (una volta SIP), o chi per essa, ha portato in casa il doppino telefonico mettendoci in coda una presa (tripolare o plug).

La presa principale dovrebbe essere “scarica” , ovvero non avere condensatori od altri apparecchi similari.  I Tecnici  che fanno i sopralluoghi tendono sempre ad iniziare da lì i loro interventi, rimuovendo la presa e sostituendola con un plug od una tripolare priva di ogni condensatore.

Sulla presa principale potrebbe esserci uno splitter dove da una parte collegare il doppino che conduce al modem/router dall’altra alla linea telefonica di casa dove sono collegati poi i vari apparecchi telefonici.  Può capitare di sentire alcuni Tecnici consigliare il collegamento di un solo telefono,  in caso di prove.

 

 

Un caso “limite”

E’ un impianto con una serie di prese tripolari o plug per tutta la casa,  dove sono attaccati vari telefoni ed un modem/router  e per giunta non si sà quale è la presa principale.  In questo caso alcuni Tecnici consigliano di verificare che ogni presa abbia un filtro collegato ed esso sia connesso correttamente agli apparecchi (ovvero sull’uscita phone/tel devono essere collegati i telefoni, su quella modem deve essere collegato il modem/router) per evitare qualsiasi possibile disturbo.  Comunque si sta parlando di un caso limite.

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3) Considerazioni

Da quanto esposto si deduce che in presenza di disconnessioni frequenti l’SNR venga additato come il principale “colpevole”,  ma prima di arrendersi vale la pena di fare alcune prove sul campo che in molti casi hanno risolto positivamente (e sorprendentemente) la situazione.

Si è visto infatti nella schermata ad inizio pagina come una connessione con valori di SNR infimi (fra i 4 ed i 5 dB) fosse stabile da diverse ore.

Considerazioni generali indicano come una distanza superiore a 2,4 km con i recenti standard ADSL2/2+ sia quasi “impossibile” arrivare a velocità di 12 o 24 Mb.

Dato che contro l’attenuazione si può far davvero poco (non si può spostare la propria abitazione o la centrale telefonica) l’unica azione da compiere sembrerebbe sul SNR.  Si noterà che con profili a 7Mbit se l’SNR è stimato intorno ai 7 e 10dB abbassando la banda dell’ADSL a 4Mbit (cosa che va concordata con il gestore della linea) si potrebbe migliorare l’SNR ed alzarlo di quasi il doppio.  Ergo si avrà meno velocità, ma una connessione più stabile che cadrà raramente.  Purtroppo agendo sulla velocità di DOWN si agisce anche su quella UP che di solito (come detto sopra) è già bassa di “natura”.

Questa però è una soluzione (o meglio un “rimedio”) estremo, a volte usato con troppa fretta dai vari Servizio-Clienti. Infatti non dimentichiamo che i fattori di disconnessione possono essere anche legati ad altre incidenze.  Ad esempio alcuni Tecnici tendono, in caso di prove, a staccare dal modem/router tutti i cavi LAN (e disattivare la Wireless), riattaccandoli poi mano a mano in modo da escludere problemi locali.

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4) Disconnessioni frequenti: non arrendersi subito, qualche prova empirica non fa male

In casa difficilmente si hanno apparecchi tecnici per testare la resistenza della linea, le impedenze, etc etc così come non si hanno particolari conoscenze in materia,   quindi rimangono solo le prove empiriche, ovvero varie prove manuali che per logica cercano di escludere le possibili problematiche.

Quando si agisce per prove pratiche (empiriche) è buona norma seguire una logica comportamentale che tende ad eliminare o ridurre al minimo le possibili anomalie incontrollabili.

Ad ogni azione compiuta in prima persona è d’uopo riavviare il router/modem ed annotare i valori di ADSL che ne conseguono, tenendo presente che l’SNR fluttua comunque e cambia fra giorno, notte, caldo, freddo, pioggia o persino vento, etc, etc.     Questo perchè come detto è influenzato dal doppino che è niente più che un filo che passa in aria o lungo i tratti stradali.

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Una “fotografia” dell’esistente

Anzitutto è indispensabile fare uno schema dell’impianto esistente,  di come si trova prima di effettuare delle analisi o delle modifiche,  ed annotare quello che viene fatto passo per passo.  Dopodichè non dimenticare questi tre passaggi fondamentali che andranno sempre ripetuti ad ogni prova effettuata:

a) riavviare il modem/router o spegnerlo, ed accenderlo dopo qualche attimo;

b) accedere al proprio modem/router ed annotare tutti i valori della ADSL che ci interessano, tenendo presente che l’SNR fluttua (come già detto)

c) effettuare alcuni test di velocità:  http://test.ngi.it  ; http://speedof.me ; http://www.speedtest.net/   e annotare i valori che vengono riportati.  Tenere presente che i test utilizzando le funzioni avanzate del browser, in presenza di computer non troppo recenti, potrebbero dare valori anomali, ecco perchè sono indicati tre diversi link.

Per le annotazioni ci si può aiutare con una semplice tabella tipo

Prova Orario Tipo DSL Banda SNR Down Attenuazione di Linea Down Velocità testata Note
1 12:00 992.3 511 / 6999 8 45,5 6230 Kb/s
14:15 * * * * * connessione ancora stabile

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Tentar non nuoce, ma sempre attenti a quello che si compie senza l’ausilio di un tecnico.

All’inizio della pagina è stata fornita una schermata dove un modem/router risultava allineato e stabile con valori infimi di SNR,   come detto non è scopo affrontare concetti particolarmente tecnici, ma piuttosto basarsi su supposizioni.  Ritenendo che la linea sia fondamentalmente discreta, valori particolarmente bassi di SNR senza cadute di portante possono dipendere da cause occasionali (temporali, intemperie generali), abbassamenti di tensione (che si risolvono spesso con il riavvio del modem/router).  Al di là di questo che sono solo congetture, è evidenziabile che esistono anche questi casi e che pertanto in caso di anomalie di disconnessioni andrebbero considerati tutti i casi senza “colpevolizzare” solo l’SNR.

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Verificare i singoli componenti dell’impianto

A questo punto di dovrebbe avere un quadro chiaro di quali sono gli oggetti che compongono un impianto: il computer, il modem/router, le prese, i cavi di collegamento, i telefoni, i filtri (o splitter).  Tutti entrano in gioco nella qualità della ADSL in maniera più o meno importante.

I passi successivi hanno lo scopo di indicare possibili azioni di intervento partendo dalle più semplici da attuare (e senza costi aggiuntivi) arrivando a più complesse (e con generazione di costi). Si tratta di valutazioni generiche che non possono quindi tenere conto delle caratteristiche del singolo.

Anzitutto verificare che il modem/router non sia vicino ad altre fonti di segnale, è stato notato che spostando davvero di pochi centimetri (10-20 cm) il modem/router o il doppino che lo collegava allo splitter le anomalie di linea sono scomparse pur non essendosi modificati i valori di partenza di SNR e Line Attenuation (non sarebbe potuto essere diversamente, perchè l’anomalia era un’altra).

Il computer

1) il massimo sarebbe usare un solo pc collegato al modem/router attraverso cavo LAN e non via Wireless.

Il modem/router

2) Sfruttare appieno le caratteristiche già presenti nel modem/router semplicemente agendo via software, provando a modificare le varie modulazioni del modem/router “forzandolo” ad allinearsi in ADSL2+, poi ADSL2, poi ADSL (quest’ultima solo in presenza di un profilo max 8Mb) riavviandolo volta volta ed annotandosi come sopra i vari cambiamenti. E’ stato notato che, in presenza di identiche condizioni, variando semplicemente il parametro di allineamento le disconnessioni sono “magicamente” scomparse.   Qualora si fosse in questo caso non importa andare oltre. Altrimenti proseguire.

Un mini-impianto

3) Spesso sentirete i Tecnici proporre una prova drastica:  staccare tutti i telefoni di casa ed i filtri, attaccando solo il modem/router alla presa principale (se non si sa quale, tentare la sorte) senza usare il filtro.    E’ il caso limite, ma che indubbiamente elimina alla radice ogni possibile interferenza locale riducendo l’impianto ad un mini-impianto composto da una presa, un doppino, un modem/router ed un computer (meglio se collegato via LAN).

4) Questo tentativo ha due possibili scenari: risoluzione-delle-disconnessioni oppure non-cambia-nulla.  Qualora fossero risolte non si può certo pensare di rimanere in quella condizione (senza telefono in casa!), ma almeno si potrebbe avere la consapevolezza che aggiungendo un pezzo alla volta si dovrebbe scoprire il “colpevole” seguendo questa sequenza: prima provare aggiungendo il filtro; poi collegandoci un solo telefono (meglio se non-cordless); poi uno alla volta tutti gli altri telefoni comprensivi di eventuali filtri. Ricordarsi di annotare ad ogni passo.

5) Qualora nessuna azione compiuta porti benefici, allora rimangono pochi tentativi senza spendere nulla perchè le azioni da compiere diventano prettamente di natura sostitutiva e non  hanno una gerarchia, ma dipendono molto da quello che si ha disposizione in casa o rispetto alle comodità nell’applicarle.  Fa da sè che se con pochi euro (ed un pò di lavoro) cavo LAN, doppino, presa telefonica si possono sostituire, invece computer e modem/router non possono certo essere sostituiti con poca spesa e quindi il gioco non varrebbe la candela.

Prima di proseguire è scelta personale, in base alle proprie capacità e comodità, valutare se è il caso di trovare a tutti i costi la presa principale (nel caso ancora non la si sia identificata).  Qualora infatti le prove precedenti non fossero state eseguite sulla presa principale un dubbio rimarrà sempre.  Di contro in assenza di tester o schemi, si dovrebbe per forza smontare tutte le prese per provare a capire a quale la Telecom (o chi per essa) ha collegato la linea che entra in casa.    Questa operazione di ricerca è l’ultima possibile senza comprare nulla, facendo affidamento solo sulle proprie forze e capacità.  Qualora si decida di saltare questo passaggio, l’utente potrà comunque provare le successive azioni, ma in caso di esito negativo ovviamente un dubbio rimarrà sempre.

Una riflessione

– Fin’ora le prove empiriche hanno richiesto buona volontà, se non hanno prodotto benefici è il caso adesso di valutare se interpellare un tecnico arrendendosi o continuare con il fai-da-te che non ha certezza di risultati positivi.  Pertanto è bene soffermarsi a riflettere prima di decidere di proseguire.

La presa telefonica

– Controllare che la presa dove stiamo facendo le prove non abbia condensatori o sia stampata (generalmente questo tipo ha una scheda interna), qualora si può provare a sostituirla con una semplicissima che reca un plug da una parte e due viti dall’altra.   Nel caso di prese plug facenti parte di una collezione ad incasso sarà più difficile poter escludere eventuali circuiti o condensatori,  però nulla vieta una prova, almeno “volante”.

Il doppino

– Provare a sostituire il doppino telefonico  che collega il modem/router alla presa dove stiamo facendo le prove,  usandone uno di lunghezza più corta possibile.

Il cavo LAN

– Sostituire il cavo LAN è assolutamente uno scrupolo da farsi quando è ora di arrendersi.

Appunti sparsi presi pari pari dai siti fonte

– verificare l’integrità dei filtri collegati agli apparecchi telefonici; meglio se tutti sono della stessa marca, dato che rappresentando impedenze collegate in parallelo alla linea, potrebbero creare delle armoniche di disturbo diminuendo il Signal-to-Noise Ratio.

– una verifica la si può fare direttamente a livello di impianto telefonico con un comunissimo tester. Si è verificato che la stragrande maggioranza di prese telefoniche RJ11 (quelle con il plug insomma) applicano al retrocircuito un valore di 400nF (nanofarad), lo stesso valore applicato da un condensatore (jumper).

– alcuni siti consigliano che l’impianto telefonico di casa abbia solo due prese tripolari (quelle con i tre buchi) una principale dove applicherete il modem e una secondaria dove ci sarà il filtro adsl e il telefono. Più cose si collegano ad un impianto più queste applicano resistenza, quindi meglio un telefono solo. Se avete una presa telefonica trip0lare verificate che all’interno non ci sia un condensatore (è un piccolo componente elettronico, simile ad un cilindretto metallico). Se sul vostro impianto c’è un condensatore dentro qualche presa, sostituite la presa con una classica presa telefonica tripolare priva di condensatore (dal costo di 2 euro circa).
Una linea ADSL a circa 1,3 Km dalla centrale applica normalmente una capacità di 50nF. Un valore di 400nF sarebbe come avere la presa a circa 5 Km dalla centrale e capirete anche voi che il segnale ne risente non poco.

– nel caso non si sappia quale è le presa principale della linea, ma si abbiano diverse prese telefoniche per casa, provare a “dedicarne” una solo Modem/Router collegandolo direttamente alla presa telefonica senza filtro dato che la maggior parte ne implementa uno Hardware – Software di ottima qualità.  Eventuali telefoni di casa se possibile è consigliabile collegarli sulle altre prese avendo cura di avere un filtro per ogni presa con telefono.

– un buon Modem/Router gestisce segnali anche con margine di segnale SNR molto bassi è quindi consigliabile avere sempre un buon apparecchio per assicurarsi una buona qualità e stabilità della connessione.

– a livello di configurazione, se il vostro gestore lo permette, configurate il modem con il protocollo PPPoE LLC avendo cura di impostare il valore di MTU (la dimensione dei pacchetti dati) su un valore fisso di 1492.

 

 


verificare sempre l’indirizzo dei siti da visitare ed i file scaricati utilizzando un servizio di scansione locale oppure online


Fonti:

https://it.wikipedia.org/wiki/Commodore_64

http://www.infostrada.it/it/at/scheda51.phtml

http://www.hwupgrade.it/forum/archive/index.php/t-1161794.html

http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1120300

 

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