Recuperare dati da un Disco fisso (Hard disk): almeno proviamoci
Di fronte ad Hard Disk con problemi anche importanti (esempio problemi identificati da SMART**), sono poche le cose da fare. Al di là di quello che succederà all’hard disk in questione (rompersi definitivamente o altro), qualche tentativo “disperato” si può provare, sapendo anzitutto di doversi armare di molta pazienza perchè per finire il tutto ci possono volere giorni…
1) un primo tool, installabile però con windows funzionante è Partition Find e Mount. Uno dei pregi è l’essere piccolissimo (1,5mb ca. tanto quanto un caro e vecchio dischetto da 1,44).
E’ possibile prelevare il programma sul sito ufficiale, http://findandmount.com/download/
Una guida molto completa è messa a disposizione al link http://it.kioskea.net/download/scaricare-1504-partition-find-mount , per comodità trovate sotto delle screenshots estratte dalla stessa.
2) esiste un tool avviabile da CD chiamato Redo backup & Recovery (scaricabile da http://redobackup.org/download.php).
Una scheda del programma la trovate su http://download.html.it/software/redo-backup-and-recovery/
In pratica il file iso scaricato dal sito serve per masterizzare un cd di avvio del pc. Fatto questo il CD va inserito nel lettore e, riavviando il pc, scegliere l’avvio da CD ROM.
Il programma propone una scelta iniziale, per cui si può provare prima con la scelta 1. Una volta finito di caricare tutto si presenta un mini-Linux da dove attivare programmi diagnostici, primo fra tutti il backup e restore del hard disk (funzione che andrebbe fatta quando l’hard disk funziona correttamente…).
All’interno di questo mini-Linux ci sono diversi programmi che permettono il recupero di dati, possibile anche di fronte ad hard disk con settori compromessi (evidentemente va considerato che qualcosa potrà essere perso). In particolare un programma di recupero si basa su photo-rec (non c’entra niente con la fotografia) che è un famoso programma di recupero dati completamente gratuito.
Qualora la situazione non sia disastrosa invece basterà entrare nel file manager e si potrà accedere all’hard disk trasferendo magari su un supporto esterno usb i dati che si desidera recuperare, selezionandoli come se si fosse in Windows.
Unico inconveniente di Redo backup & Recovery? Per i neofiti rimane un pò difficoltoso il primo utilizzo.
**S.M.A.R.T (Self-Monitoring, Analysis and Reporting Technology; spesso scritto come SMART) è un sistema di monitoraggio per i dischi rigidi del computer che fornisce diversi indicatori allo scopo di avvertirci prima che il disco fisso si guasti e danneggi irreparabilmente i nostri dati dandoci il tempo di effettuare ad esempio un’immagine del sistema e copiarla all’interno di un altro hard disk.
3) Secondo l’articolo (http://toshidex.org/2011/08/17/lantico-hard-disk-andava-portato-in-salvo/) è possibile seguendo questi passi. Ne estrapoliamo un sunto rimandandovi al link dell’autore per ogni approfondimento.
In pratica si tratta di procurarsi un hard disk esterno usb (più capiente di quello danneggiato), avviare una live-linux (per fare una live linux su usb vi rimandiamo all’articolo specifico) e lanciare i seguenti comandi
1) il primo ti permette di vedere quanti settori danneggiati ci sono, se lo sai già non importa farlo
# badblocks -sv -o log /dev/sdX
2) il secondo tenta il recupero
# ddrescue -r 3 /dev/disco_da_recuperare /dev/disco_di_destinazione logfile.log
dove l’opzione -r sta per il numero di tentativi di lettura che ddrescue eseguirà qualora incontri degli errori; mentre dev sta per sda (non il corriere..), sdb,… . Per esempio ipotizziamo che il disco sda è quello danneggiato mentre sdb è il disco nuovo, allora il comando citato sopra si trasformerà così :
# ddrescue -r 3 /dev/sda /dev/sdb logfile.log
L’output degli errori verrà scritto all’interno del file logfile.log.
Link ai detentori dei marchi citati
